Non è proprio una poesia, bensì un romanzo lirico di Khalil Gibran, intitolato "Le Ali Spezzate". Il frammento proposto fa parte del settimo capitolo, "Il Lago di Fuoco", e nella forma originale tradotto è:
Farò della mia anima uno scrigno per la tua anima, del mio cuore una dimora per la tua bellezza, del mio petto un sepolcro per le tue pene. Ti amerò come le praterie amano la primavera, e vivrò in te la vita di un fiore sotto i raggi del sole. Canterò il tuo nome come la valle canta l'eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde
in arabo
فأجبتها : سأفعل كل ذلك ياسلمى . سوف أجعل روحي غلافاً لروحك وقلبي بيتاً لجمالك وصدري قبراً لأحزانكِ . سوف أحبكِ ياسلمى محبه الحقول للربيع سوف أحيا بكِ حياة الأزهار بحراره الشمس سوف أترنم بأسمكِ مثلما يترنم الوادي بصدى رنين الأجراس المتمايله سوف أصغى لأحاديث نفسك مثلما تصغي الشواطئ لحكايه المروج