Gino Paoli Il cielo in una stanza - 1960

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vayiolet.ta
TOPIC_ICON12  view post Posted on 14/7/2013, 17:13     http://i42.tinypic.com/dwds01.gif   -1






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Gino Paoli Il cielo in una stanza - 1960



Il cielo in una stanza, scritta da Paoli, porta la sua firma come paroliere e quella del maestro Renato Angiolini (che si firma con lo pseudonimo di Toang) come compositore. L'enorme successo di vendite di questo brano, ispirato a Paoli da un bordello, dove si trovava un giorno, e che rimane in classifica per più di sei mesi, sancisce la definitiva affermazione di Gino Paoli come cantautore.


Quel soffitto? C'era davvero


«Le parole mi vennero improvvisamente un giorno che mi trovavo in un bordello e sdraiato sul letto ne fissavo il soffitto color viola». Così Gino Paoli racconta la nascita di una delle più belle canzoni della musica italiana, "Il cielo in una stanza". Sentivo il bisogno di dire che l'amore può nascere in qualsiasi momento e in qualsiasi posto, per proiettarsi ovunque superando ogni confine e barriera. Era il 1959, avevo venticinque anni e fino a quel momento avevo scritto solo altre due canzoni, "La gatta" e "Grazie". Ma anche un capolavoro può avere un percorso travagliato per arrivare al successo. La Ricordi, attraverso il suo direttore Mariano Rapetti, tra cui Jula De Palma e Miranda Martino, ma fu rifiutata. Il figlio Giulio, che sarebbe diventato poi famoso con il nome di MOgol e che al tempo si occupava delle edizioni, la fece ascoltare a Mina, che invece la volle. Ma io mi impuntai e mi rifiutai di dargliela. Finì che Giulio Rapetti gliela fece incidere senza dirmi niente, ma so che al termine Mina, emozionata, scoppiò a piangere».Il brano non fu firmato da Paoli, che però precisa:«Non furono i dissidi il motivo per cui, all'uscita, il 45 giri non portava la mia firma ma quella di Mogol-Toang (pseudonimo del compositore Renato Angiolini): semplicemente non ero ancora iscritto alla Siae».1960, un successo immediato. Il brano fu pubblicato nell'estate di quell'anno e in ottobre raggiunse il primo posto in classifica.

Gino Paoli (oggi 71 anni) in una foto del 1960.








"Il cielo in una stanza"
(G.Paoli)
Quando tu sei qui con me
questa stanza non ha più pareti
ma alberi,
alberi infiniti.
Quando sei qui vicino a me
questo soffitto viola
no, non esiste più.
Io vedo il cielo sopra noi
che restiamo qui
abbandonati
come se non ci fosse più
niente, più niente al mondo.
Suona un'armonica:
mi sembra un organo
che vibra per te e per me
su nell'immensità del cielo.
Per te, per me:
nel cielo.




 
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