Leviatano la Leggenda del Mostro

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vayiolet.ta
TOPIC_ICON12  view post Posted on 10/7/2013, 22:25     http://i42.tinypic.com/dwds01.gif   -1





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Il Leviathan (in italiano Leviatano, לִוְיָתָן “contorto; avvolto”, lingua ebraica Livyatan, ebraico tiberiano Liwyāṯān) è una creatura biblica, un mastodontico mostro marino dalla forza leggendaria, creato dalla volontà di Dio. La descrizione più esaustiva la si trova nell’Antico Testamento, nel libro di Giobbe, capitolo 41:
“Ecco, la tua speranza è fallita, al solo vederlo uno stramazza. Nessuno è tanto audace da osare eccitarlo e chi mai potrà star saldo di fronte a lui? Chi mai lo ha assalito e si è salvato? Nessuno sotto tutto il cielo. Non tacerò la forza delle sue membra: in fatto di forza non ha pari. Chi gli ha mai aperto sul davanti il manto di pelle e nella sua doppia corazza chi può penetrare? Le porte della sua bocca chi mai ha aperto? Intorno ai suoi denti è il terrore! Il suo dorso è a lamine di scudi, saldate con stretto suggello; l’una con l’altra si toccano, sì che l’aria fra di esse non passa: ognuna aderisce alla vicina, sono compatte e non possono separarsi. Il suo starnuto irradia luce e i suoi occhi sono come le palpebre dell’aurora. Dalla sua bocca partono vampate, sprizzano scintille di fuoco. Dalle sue narici esce il fumo come da caldaia, che bolle sul fuoco. Il suo fiato incendia carboni e dalla bocca gli escono fiamme. Nel suo collo risiede la forza e innanzi a lui corre la paura. Le giogaie della sua carne sono ben compatte, sono ben salde su di lui, non cascanti. Il suo cuore è duro come la pietra inferiore della macina. Quando si alza, si spaventano i forti e per il terrore restano smarriti. La spada che lo raggiunge non vi si infligge, né lancia, né freccia, né giavellotto; stima il ferro come paglia, il bronzo come legno tarlato. Non lo mette in fuga la freccia, in pula si cambian per lui le pietre della fionda. Come stoppia stima una mazza e si fa beffe del vibrare dell’asta. Al di sotto ha cocci acuti e striscia come erpice sul molle terreno. Fa ribollire come pentola il gorgo, fa del mare come un vaso di unguenti. Dietro a sé produce una bianca scia e l’abisso appare canuto. Nessuno sulla terra è pari a lui, fatto per non aver paura. Lo teme ogni essere più altero; egli è il re su tutte le fiere più superbe.”.
E ancora al Salmo 103 (25-26): “Ecco il mare spazioso e vasto: lì guizzano senza numero animali piccoli e grandi. Lo solcano le navi, il Leviatan che hai plasmato perché in esso si diverta.”.
E ancora in Isaia 27 (1) (a simboleggiare i potenti nemici di Israele): “In quel giorno il Signore punirà con la spada pesante, grande e potente, il Leviatan serpente guizzante, il Leviathan serpente tortuoso e ucciderà il drago che sta nel mare”.





Di origine fenicia simboleggiava la nube tempestosa che sconfigge Baal e porta sulla Terra l’onda benefica.In seguito la tradizione lo vede come rappresentazione del Caos primitivo, risvegliatosi a causa di una maledizione fatta dal demonio contro l’ordine. Nelle leggende babilonesi Tiamat, il Mare, dopo aver contribuito a dare vita agli dei, viene sottomessa da uno di loro, Yahvè, che crea il Leviatano per governare l’Oceano e i suoi abitanti.
In seguito entra a far parte anche della tradizione ebraica e viene citato nella Bibbia.
Nella letteratura, la figura del mostro portò il filosofo inglese Tomas Hobbes a paragonare la sua forza con il potere assoluto dello Stato. Infatti nel suo celebre trattato di filosofia politica omonimo egli paragona il potere dello Stato alla devastante forza della creatura del mare, necessaria al mantenimento della pace e dell’ordine. Herman Melville nel celebre romanzo Moby Dick (o The Whale – la balena – 1851) cita più e più volte la figura del Leviatano incarnandola nel capodoglio, animale che secondo lui, per le sue immense proporzioni e la sua spaventosa potenza, più rappresenta questa figura mitologica. In ebraico antico, la parola Leviatano significa infatti “balena”. Considerato da molti miti il mostro del Caos primigenio, il Leviatano è una gigantesco essere marino dominatore spietato di tutte le altre creatura del mare. Lungo diverse decine di metri, striscia come un serpente ed è munito, sul dorso, di un doppio strato di pelle formato da resistenti placche. Il ventre è ricoperto invece da squame taglienti, dalle narici esce del fumo intenso e dalla bocca sputa fiamme. Simile ad un drago fa ribollire l’acqua del mare al suo passaggio. Invincibile verso ogni tipo di arma può inghiottire il Sole e la Luna avvolgendoli tra le sue spire. Così, le forze del male, approfittando di questa momentanea oscurità, lanciano terribili malefici sulla Terra. Citato anche nella Bibbia da Giobbe viene associato, nell’immaginario collettivo, ad una creatura risvegliata e attiarata da una maledizione per sovvertire l’ordine esistente. La stessa Bibbia ci narra che il quinto giorno Dio creò due Leviatani, uno di sesso maschile e uno di sesso femminile, ma che poco dopo si trovò costretto ad uccidere il Leviatano femmina. Infatti Dio si rese ben presto conto che la possibile unione delle due creature avrebbe portato inevitabilmente alla fine del mondo.


 
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