Corrado Alvaro - Biografia

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vayiolet.ta
TOPIC_ICON12  view post Posted on 11/11/2012, 23:33     http://i42.tinypic.com/dwds01.gif   -1




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Biografia di Corrado Alvaro
(San Luca, Reggio Calabria, 1895 - Roma 1956)




Riceve l’istruzione di base da suo padre Antonio, maestro elementare e fondatore d’una scuola serale per contadini e pastori analfabeti.
Dopo aver terminato le scuole elementari,prosegue gli studi a Frascati,
nel collegio di Mondragone retto dai Gesuiti:
ne verrà espulso dopo gli iniziali cinque anni di ginnasio, perché sorpreso
a leggere testi considerati proibiti.
Nel ‘14 pubblica le sue prime poesie su “Il nuovo birichino calabrese”;
l’anno successivo è chiamato alle armi.
Ferito in combattimento alle braccia, è obbligato ad una lunga degenza
nell’ospedale militare di Ferrara prima e poi di Firenze:
dalla sua dolorosa esperienza di soldato,
nascono le “Poesie grigioverdi” (1917).
Su invito di Giovanni Amendola, è a Roma nel ‘22 per lavorare al “Mondo”,
in qualità di corrispondente da Parigi e, successivamente, di redattore;
interviene, sovente, nella polemica politica e culturale,
coraggiosamente non tacendo le proprie idee democratiche ed antifasciste.
Nel ‘26 viene pubblicato in volume il suo romanzo d’esordio,
scritto un lustro prima, “L’uomo nel labirinto”; nel ‘29 appaiono i racconti
de “L’amata alla finestra”, ispirati alla sua terra d’origine.
E’ del 1930 “Gente in Aspromonte”, l’opera sua più celebre e celebrata,
ove il realismo nella descrizione della vita calabrese si sposa felicemente
ai toni sentimentali adoprati nel rievocare un universo popolare intriso
di elementi magici ed arcaici.
Seguono il romanzo “L’uomo è forte” (1938) e
le novelle di “Incontri d’amore” (1940). Dal ‘40 al ‘42
è critico teatrale del “Popolo di Roma” del quale,
dal 25 luglio all’8 settembre del ‘43, diviene direttore;
costretto alla fuga dall’ occupazione tedesca della città,
trova rifugio a Chieti, dove si guadagna da vivere impartendo lezioni d’inglese.
Tornato a Roma nel ‘44, fonda - assieme a Libero Bigiaretti e Francesco Jovine -
il Sindacato nazionale degli Scrittori, di cui resterà segretario sino alla morte.
Nel ‘46 licenzia “L’età breve”, primo romanzo della trilogia
“Memorie del mondo sommerso”, poi completata da “Mastrangelina” (1960)
e “Tutto è accaduto” (1961).
Nel marzo del ‘47 assume la direzione del quotidiano di Napoli Risorgimento ma,
pochi mesi più tardi, decide di dimettersi per divergenze ideologiche.
In seguito, collabora alla sceneggiatura di “Riso amaro” (1949)
di Giuseppe De Santis e, dal ‘49 al ‘51,
è critico teatrale del “Mondo” di Mario Pannunzio.
Da segnalare, ancora, il testo teatrale “Ultima notte di Medea” (1949),
le pagine di diario raccolte in “Quasi una vita. Giornale di uno scrittore” (1950)
ed il romanzo - rimasto incompiuto - “Belmoro” (1957).




Il soggetto è tratto dal racconto di Corrado Alvaro "Gente in Aspromonte". Un percorso didattico maturato nell'ambito di un itinerario culturale delineato dal Progetto Aspromonte LiberaMente.





Bibliografia

Narrativa
L'uomo nel labirinto (1926)
L'amata alla finestra (1929)
Misteri e avventure (1930)
La signora dell'isola (1930)
Gente in Aspromonte (1930)
Vent'anni (1930)
Il mare (1934)
L'uomo è forte (1938)
Incontri d'amore (1940)
L'età breve (1946)
Settantacinque racconti (1955)
Belmoro (1957)
Mastrangelina (1960)
Tutto è accaduto (1961)

Poesia
Poesie grigioverdi (1917)
Il viaggio (1942)




 
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