Acqua, sferzata di energia

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vayiolet.ta
TOPIC_ICON12  view post Posted on 28/10/2012, 21:59     http://i42.tinypic.com/dwds01.gif   -1




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Acqua, sferzata di energia





«L’idroterapia è un metodo di cura antico e attualissimo - assicura Erus Sangiorgi, direttore del Centro di Metodologie naturali di Riolo Terme - che vede l’acqua come un formidabile stimolo per le forze di
guarigione che sono già dentro di noi, al fine di attivarle per ottenere lo stato di salute». L’acqua, la semplice acqua, quella del rubinetto, che non va bevuta, ma applicata sul corpo, secondo le regole codificate dall’abate Sebastian Kneipp che, nella seconda metà dell’800, pose le basi della moderna idroterapia, sottoponendo i suoi pazienti a docce parziali e totali, bagni freddi e caldi, spugnature, impacchi, passeggiate a piedi nudi sull’erba umida o lungo il corso di un ruscello.
Il principio d’azione non si basa sulle qualità dell’acqua in sé (come, invece, avviene per le terme), ma essenzialmente sullo stimolo termico prodotto dal sapiente uso di acqua fredda o calda, che determina innanzitutto una reazione locale dei vasi sanguigni della pelle e subito dopo, per via riflessa, la reazione di organi e tessuti che, pur talvolta lontani dalla zona di applicazione dell’acqua, sono comunque collegati a quei punti tramite le vie nervose. Il risultato è lo spostamento di grandi flussi di sangue da una regione all’altra dell’organismo, provocando uno scarico o un sovraccarico delle stesse, allo scopo di riportare in equilibrio la funzione interessata. Non solo: grande merito di Kneipp fu anche l’aver saputo coniugare la pratica dell’idroterapia con l’uso delle piante medicinali, sia sotto forma di infusi da bere (via interna), sia aggiunte ai bagni o negli impacchi (via esterna), creando così un sistema di cura completo, straordinariamente attuale ancora oggi. Messo in pratica presso alcuni centri benessere e stabilimenti termali da operatori specializzati, questo metodo si può però provare anche a casa propria, grazie alla disponibilità del suo prezioso ingrediente - l’acqua - e ai consigli del dottor Sangiorgi.
Il segreto è la reazione fisica
Quando si applica acqua fredda sulla pelle, si ha immediatamente una contrazione dei capillari; quando l’applicazione termina, i vasi sanguigni periferici reagiscono nuovamente, e si determina una loro
dilatazione, con conseguente aumento del flusso del sangue, cosa che porta la temperatura della pelle ad alzarsi. Questa reazione si chiama iperemia reattiva, ed è il segreto del successo di una buona
idroterapia.
L’inizio e la fine
Qualunque pratica idroterapica si scelga, bisogna cominciare sempre con il corpo ben caldo. Se si ha freddo, occorre riscaldarsi con qualunque mezzo: con un po’ di ginnastica, sotto le coperte, con
spazzolature, frizioni, bagni caldi. Attenzione soprattutto ai piedi: non devono mai essere freddi. Quasi tutte le tecniche di idroterapia (bagni, docce, spugnature, etc.) si concludono, invece, con un’applicazione di acqua fredda, cui segue la “reazione fisica”: l’organismo comincia a sudare, si avvertono brividi e tensione nervosa. È il momento di stare tranquilli, sdraiati sotto le coperte, mantenendosi ben caldi: solo così si otterrà una regolazione e un equilibrio fisiologico, fonte di benessere generale. Infine, attenzione a non sottoporsi alle pratiche idroterapiche in prossimità dei pasti: mezz’ora prima e due ore dopo sono i limiti da rispettare.
L’origine delle cure naturali
Per i padri dell’idroterapia, Kneipp e Priessnitz, e, più recentemente, Salmanoff, i trattamenti con l’acqua costituiscono solo un capitolo dell’intera terapia. L’esposizione al sole, alla luce, all’aria, l’attività fisica, l’alimentazione e l’atteggiamento interiore sono altrettanto importanti. Per questo essi aprirono le finestre negli ospedali, prescrissero esercizi fisici ai malati, misero a punto una dieta light, etc. Cioè adottarono tutte quelle che oggi sono conosciute come “cure naturali”.
Il percorso Kneipp
Quando si avverte stanchezza, pesantezza e gonfiore alle gambe e si notano capillari sfrangiati è perché le vene superficiali iniziano a dilatarsi per sfiancamento delle pareti e le valvole perdono efficienza. Spesso l’insufficienza venosa è famigliare, oppure conseguenza di cattive abitudini alimentari o ritmi di vita troppo sedentari. La metodica idroterapica contro questo disturbo più Kneipp” (foto a destra). Si cammina su un pavimento ricoperto di ciottoli in speciali vasche con acqua a metà gamba, alternando un percorso in acqua calda a uno in acqua fredda. Il trattamento dura circa 20 minuti. Questa alternanza di freddo e caldo sottopone vene e capillari a un esercizio di espansione e contrazione, che tonifica il sistema circolatorio. Un valido sostituto “fai da te” a casa propria è il bagno alternato delle gambe. Predisponi un secchio con acqua calda a 38 °C a cui aggiungerai due pugni di sale grosso, e uno con acqua fredda a 18 °C. Immergi le gambe in acqua calda per 10 minuti, poi in acqua fredda per 1 minuto. Ripeti 3 volte. Quindi, asciugati e sdraiati con le gambe coperte da un telo, riposando per qualche minuto. Questa pratica va eseguita per almeno un mese, con perseveranza.
Il bagno freddo
Ecco un rapido e piacevole bagno rinvigorente, ideale per la circolazione, ma anche per liberare la testa da stanchezza e tensione ed efficacissimo contro l’insonnia. Riempi la vasca con 4 dita di acqua fredda e sieditici dentro. Schizzati il corpo con le mani per 5 minuti. Ricopriti con un accappatoio caldo e riposa per una mezz’ora.


Sali-da-bagno

 
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zarazul79
view post Posted on 28/10/2012, 22:08     http://i42.tinypic.com/dwds01.gif   -1




sono già rilassato....... :D
 
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1 replies since 28/10/2012, 21:59   32 views
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