Sandro Penna

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Ladybug
view post Posted on 25/7/2012, 14:26     http://i42.tinypic.com/dwds01.gif   -1









Poesie di Sandro Penna











Mi adagio
Mi adagio nel mattino
di primavera. Sento
nascere in me scomposte
aurore. Io non so più
se muoio o se rinasco.





Forse
Forse la giovinezza è solo questo
perenne amare i sensi e non pentirsi





I pini lungo il mare
I pini solitari lungo il mare
desolato non sarmo del mio amore.
Li sveglia il vento, la pioggia
dolce li bacia, il tuono
lontano li addormenta.
Ma i pini solitari non sapranno
mai del mio amore, mai della mia gioia.
Amore della terra, colma gioia
incompresa. Oh dove porti
lontano! Un giorno
i pini solitari non vedranno
- la pioggia li lecca, il sole li addormenta -
coll'amore danzare la mia morte.






Scuola
Negli azzurri mattini
le file svelte e nere
dei collegiali. Chini
su libri poi. Bandiere
di nostalgia campestre
gli alberi alle finestre.







amore in elemosina chiedendo
Amore in elemosina chidendo
andavoper la strada polverosa.
E il sole mi rideva intorno, intento
a una mia novità meravigliosa.






Io vivere vorrei addormentato
Io vivere vorrei addormentato
entro il dolce rumore della vita.







Il vegetale
Lasciato ho gli animali con le loro
mille mutevoli inutili forme.
Respiro accanto a te, ora che annotta,
purpureo fiore sconosciuto: assai
meglio mi parli che le loro voci.
Dormi fra le tue verdi immense foglie,
purpureo fiore sconosciuto, vivo
come il lieve fanciullo che ho lasciato
dormire, un giorno, abbandonato all'erbe.







Fuggono i giorni lieti
Fuggono i giorni lieti
lieti di bella età.
Non fuggono i divieti
alla felicità







Mi nasconda la notte e il dolce vento
Mi nasconda la notte e il dolce vento.
Da casa mia cacciato e a te venuto
mio romantico antico fiume lento.
Guardo il cielo e le nuvole e le luci
degli uomini laggiù così lontani
sempre da me. Ed io non so chi voglio
amare ormai se non il mio dolore.
La luna si nasconde e poi riappare
lenta vicenda inutilmente mossa
sovra il mio capo stanco di guardare.







Poesia senza titolo
Era l'alba sui colli, e gli animali
ridavano alla terra i calmi occhi.
Io tornavo alla casa di mia madre.
Il treno dondolava i miei sbadigli
acerbi. E il primo vento era sull'erbe.

Altissimo e confuso, il paradiso
della mia vita non aveva ancora
volto. Ma l'ospite alla terra, nuovo,
già chiedeva l'amore, inginocchiato.

Cadeva la preghiera nella chiusa
casa entro odore di libri di scuola.
Navigavano al vespero felici
gridi di ucceli nel mio cielo d'ansia.








I rumori dell'alba
Come è forte il rumore dell'alba!
Fatto di cose più che di persone.
Lo precede talvolta un fischio breve,
una voce che lieta sfida il giorno.
Ma poi nella città tutto è sommerso.
E la mia stella è quella stella scialba
mia lenta morte senza disperazione.










amore in elemosina chiedendo
Amore in elemosina chidendo
andavoper la strada polverosa.
E il sole mi rideva intorno, intento
a una mia novità meravigliosa.





vivere vorrei
vivere vorrei addormentato
entro il docle rumore della vita















Edited by vayiolet.ta - 13/7/2015, 00:23
 
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