Allergie come si manifestano e si curano

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Ladybug
view post Posted on 21/7/2012, 17:47     http://i42.tinypic.com/dwds01.gif   -1












Allergie come si manifestano e si curano







L'allergia non è una malattia, ma una ipersensibilità dell'organismo che reagisce in modo particolare, e talvolta violento, a determinati fattori esterni con cui viene accidentalmente in contatto e che per altre persone non sono affatto dannosi. Ecco in questa guida tutto ciò che c'è da sapere in merito.
Le forme di allergia più frequenti sono l'orticaria e la febbre o raffreddore da fieno, che nei casi più gravi può arrivare fino alle crisi di asma. La prima si manifesta sotto forma di macchie rosse che prudono e che compaiono ogniqualvolta il bambino allergico mangia determinati cibi. Tali macchie scompaiono in genere in uno o due giorni senza lasciare traccia, ma soprattutto per il prurito possono dare fastidio al bambino che si gratta senza ottenere sollievo.
L'allergia respiratoria invece, si presenta con crisi di starnuti, lacrimazione degli occhi, naso che cola, difficoltà di respiro, ecc. quando il bambino o il ragazzo inalano polveri, pollini, peli dianimali ai quali sono allergici. La miglior cura dell'allergia è quella di evitare che gli allergeni, una volta identificati, vengano in contatto con il soggetto. Ciò può essere relativamente facile con le allergie alimentari, basta semplicemente evitare il cibo che ti causa crisi allergiche.
Invece è meno facile nel caso delle forme respiratorie, in quanto anche la semplice polvere di casa è responsabile dell'asma. Il medico, però, può far preparare delle soluzioni "desensibilizzanti", contenenti proprio gli allergeni ai quali il bambino è risultato sensibile e che vengono somministrati a dosi crescenti mediante iniezioni intradermiche nel braccio. Nei casi più lievi può bastare un antistaminico prescritto dal medico. Alcune allergie infantili scompaiono con il passare degli anni.





Come Scoprire Se Hai L'Allergia



Circa sette milioni di persone in Italia soffrono di allergie a dimostrazione di come questo disturbo si propaga "a macchia d'olio" tra la popolazione, soprattutto in primavera quando la natura si risveglia, i fiori sbocciano e si propaga nell'aria il polline che "viaggia di fiore in fiore".
Rivolgiti al medico curante se presenti i seguenti sintomi, in genere, comuni a tutte le forme leggere di allergia: starnuti frequenti, con esecrezioni mucose nasali, occhi arrossati e difficoltà respiratorie. In questo può essere una tenue forma di allergia, ma può essere anche un banale raffredore. Esiste un test cutaneo che si chiama prick-test, in parole povere, quella che popolarmente è nota come "la prova dell'allergia".
Richiedi al medico di famiglia, o comunque allo specialista a cui ti rivolgi, il test (di cui si accenna nel passo1). É una semplice prova diagnostica che si effettua nei laboratori di analisi del sangue, specializzate anche negli esami allergici che consentiranno di individuare e classificare la specifica forma allergica di cui sei affetto. Si pongono delle gocce di una soluzione liquida contenente sostanze (dette allergeni) differenti. Si attende tra i 10 e i 20 minuti che le gocce di liquido diversificato provochino una reazione. Se si è allergici ad una determinata sostanza, la goccia contenente la corrispondente molecola genera sul punto del braccio dove è stata collocata una piccola chiazza rosea e pruriginosa. Il prurito svanirà dopo pochissimi minuti. É dunque un metodo efficace ed indolore.
Scoprirai, secondo quanto descritto nel passo 2, a quale sostanza sei allergica. Adesso, con il risultato del test alla mano, rivolgiti nuovamente al medico di famiglia, o meglio ancora, ad uno specialista di malattie allergiche il quale, se sei risultato allergico a qualche sostanza, ti prescriverà un esame ancora più specifico che si chiama "rast".









Come Diagnosticare E Affrontare L'Allergia Al Latte



Sembra che tuo figlio sia allergico alle proteine del latte? Può essere una tua impressione oppure può essere soltanto intollerante e non soffrire di una vera e propria allergia. In questa guida ti spiegherò in che modo puoi agire se hai il dubbio o la certezza che il bambino sia allergico al latte.
Osserva attentamente le reazioni del bambino dopo che ha bevuto il latte vaccino o è stato allattato al seno: i sintomi che devono farti insospettire sono diarrea, vomito, eczema, leggera presenza di sangue nella cacca. Nel caso in cui questi sintomi dovessero manifestarsi chiedi informazioni al tuo pediatra di fiducia. Se lo riterrà opportuno proseguirà nella ricerca di una diagnosi certa.
Elimina dalla dieta del bambino ogni forma di latte o derivati che contengano proteine del latte. Se lo stai allattando smetti di assumere proteine del latte. A questo punto, per un paio di mesi almeno, tieni sotto controllo il suo stato di salute e la comparsa dei sintomi giù presenti in precedenza. Se i sintomi scompaiono procederai, d'accordo con il tuo pediatra, a un test di carico per diagnosticare l'allergia.
In caso di test positivo dovrai avviare una dieta ad eliminazione: per almeno due anni il bambino non dovrà mangiare il latte, derivati o alimenti che contengano proteine del latte. In alternativa potrai dargli latte di soia (ma non eccedere perché potresti scatenare altre allergie), idrolisati delle proteine del latte o idrolisati di riso, aminoacidi. Chiedi al tuo medico se dopo due anni sarà possibile reintrodurre il latte gradualmente e provare a rendere tollerante l'organismo.



Come Curare L'Allergia Al Nichel A Tavola



Chi soffre di allergia o intolleranza al nichel deve stare attento sia al contatto con questo minerale che agli alimenti che lo contengono. Con questa guida vi spieghero' come arginare questa intolleranza a tavola, evitando i cibi ricchi di nichel. Se soffrite anche voi di questo problema leggete la guida e provatela subito.
La prima cosa da fare per stabilire se la nostra intolleranza e' al nichel e' quella di recarsi presso una struttura sanitaria abilitata e richiedere il test cutaneo. Una volta accertata l'intolleranza dobbiamo cominciare ad agire. Per prima cosa dobbiamo limitare l'uso di capi di abbigliamento e accessori che abbiamo inserti in metallo. Se usiamo jeans dobbiamo mettere una magliettina nei pantaloni per evitare il contatto della pelle con il bottone del pantalone
Ora dobbiamo iniziare a seguire una dieta specifica per circa 24 mesi. Dobbiamo eliminare alimenti come cioccolato, cacao, lenticchie, pomodori, melanzane. Infatti questi alimenti contengono una dose di nichel elevata che in condizione di crisi possono aggravare la situazione. Dobbiamo limitare anche il consumo di crucifere, ovvero broccoli di tutti i tipi
Dobbiamo eliminare anche tutti gli accessori di bigiotteria, a meno che non sia specificato nichel free. Dobbiamo curare localmente la dermatite con creme al cortisone evitando l'esposizione al sole. Per 18 mesi dobbiamo mangiare carne e pesce a volonta', accompagnato da patate. In questo modo disintossicheremo il corpo e in molti casi otteniamo anche la perdita di qualche chiletto, messo su per l'assunzione di alimenti a cui siamo intolleranti




COME CURARE L'ALLERGIA ALLA POLVERE
Prevenire è meglio che curare.... Iniziamo con un consiglio abbastanza scontato: evitare di stare in luoghi polverosi.

Lavare i capelli, sui quali si accumulano sporcizie varie, è un ottimo modo per prevenire.

Cure

Laviamo gli occhi con acqua pulita e fresca. Così facendo, avremo un sollievo immediato.

Fare un bagno caldo aiuta non poco. Se l'infiammazione è insopportabile, una bella e lunga doccia calda oppure un bagno, eliminano dal corpo le particelle di polvere.

Se l'allergia vi causa congestioni, è utile usare un panno imbevuto in acqua tiepida. Basta immergere un panno pulito nell'acqua calda e successivamente metterlo sul naso facendo dei respiri profondi, lasciandolo per circa un minuto.

Usare inalatori: in quasi tutte le farmacie, sono disponibili inalatori molto simili alle pentole. Ma come si usa? E' sufficiente aggiungere un cucchiaino di sale sciolto in acqua calda ed una soluzione fisiologica. Seguire quindi le istruzioni. Questa soluzione, scaccia le particelle di polvere che provocano l'infiammazione. Posso garantirvi che ne trarrete sollievo.

Fare uso di antistaminici, è buona abitudine. Essi non sono curativi, ma aiutano non poco. Fateveli prescrivere dal medico!


COME CURARE L'ALLERGIA AL POLLINE

La primavera esplode con i suoi colori dopo un inverno rigido e freddo. Eppure è il periodo più critico per tutti coloro che soffrono di allergia ai pollini. Il disturbo dell’allergia è molto fastidioso, ma quando i sintomi non sono molto gravi, si può ricorrere all’auto medicazione, scegliendo da soli i farmaci (tradizionali o omeopatici) che riteniamo più adatti tra quelli in commercio. Esiste anche un vaccino in compresse, cui ricorrono i più previdenti. Si chiama “Grazax”, e va assunto almeno otto settimane prima della stagione dei pollini. I più ritardatari, invece, possono ricorrere ai rimedi antiallergici che alleviano i sintomi. L’allergia si manifesta con sintomi inequivocabili: starnuti frequenti, lacrimazione eccessiva e rossore agli occhi, naso chiuso ed eccessiva produzione di muco. I responsabili di tutto questo sono soprattutto i pollini dei fiori, che in questo periodo popolano le campagne circostanti le nostre città. Questo tipo di allergia colpisce in particolare le persone più sensibili e delicate.

Gli antiallergici tradizionali

Gli antistaminici servono soprattutto per difendersi dagli starnuti, che non lasciano tregua ai poverini che soffrono di tale disturbo stagionale. Tra quelli più utilizzati citiamo lo “Zirtec”. Va presa una compressa al giorno, anche al mattino. Se ci si accorge di un leggero torpore, è consigliabile dividere in due la compressa, e assumere le dosi a distanza di qualche ora dall’altra. Se il problema è soprattutto il naso chiuso, allora si possono usare “Rinofrenal” e “Argotone”. Quest’ultimo è adatto anche ai bambini. Mi raccomando a non eccedere con le dosi consigliate, altrimenti la mucosa potrebbe infiammarsi ancora di più. Tutti i prodotti citati vanno usati con moderazione. Per la lacrimazione e il bruciore agli occhi tenete a portata di mano “Imidazyl gocce” o il collirio “Alfa”, che hanno un veloce effetto decongestionante. Con questi rimedi i sintomi allergici dovrebbero passare dopo circa due settimane. E’ questo il tempo in cui l’allergia esplode in tutta la sua violenza, spesso con vere e proprie crisi. Se così non fosse, è consigliabile rivolgersi ad un medico. Potrebbero essere necessari farmaci un po’ più forti, come il cortisone, oppure un nuovo antistaminico, chiamato “Kestine Lio”. Si tratta di un prodotto a base di ebastina, si assume facilmente sciogliendosi in bocca, agisce rapidamente, e si può prendere per tutta la durata della stagione a rischio allergia, quindi per i mesi primaverili. Si acquista in farmacia, esibendo la ricetta medica. E’ un prodotto collaudato e parecchio affidabile.

I medicinali omeopatici
A differenza di quelli tradizionali, i medicinali omeopatici possono essere utilizzati anche per lunghi periodi, e inoltre non provocano sonnolenza nei soggetti più sensibili. Esiste un tipo di medicinale adatto per ogni allergia, quindi è importante un consulto medico che individui quello più giusto per il singolo caso. Sono indicati per l’allergia anche i “complessi omeopatici”, che consistono in un insieme di più rimedi omeopatici, in grado di ridurre la reazione del corpo all’effetto dei pollini. Parecchio efficace è “Luffa Compositum Heel”, composto da compresse che si sciolgono sotto la lingua tre volte al giorno. In caso di forte crisi allergica, se ne può prendere una ogni quarto d’ora, per due ore. Anche la congiuntivite e la lacrimazione oculare si possono curare con i colliri omeopatici, ne citiamo due: Euphralia (due gocce al giorno fino a cinque volte al giorno), e Cineraria Maritima, adatto a chi prova fastidio alla luce. Per i bambini ci sono rimedi “ad hoc”. Consigliamo le gocce nasali “Luffa DH”, che si possono assumere anche tramite aerosol, e “Luffakind”, che invece si sciolgono nella bocca. Per il naso chiuso, c’è lo spray Dr. Reckeweg R 97 da spruzzare nelle narici fino a cinque volte al giorno. Si tratta di prodotti che non hanno controindicazioni. I medicinali omeopatici possono essere richiesti nelle farmacie omeopatiche, e possono essere assunti con quelli tradizionali. Comunque è sempre bene farsi consigliare da un medico circa le dosi e le modalità di assunzione.

Edited by skearti - 23/10/2012, 18:59
 
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