Ellie Goulding - Lights
Non ho preclusioni, bisogna ascoltare il sacro e il profano, interessarsi di tutto e poi divulgare. Il titolo è la parafrasi di un famoso film del 1994 con Wynona Ryder, in fondo
Ellie Goulding, ventitre anni compiuti da poco, studi universitari sospesi per seguire la carriera di cantante, è la perfetta rappresentante dei tempi che viviamo.
Vi chiederete, ma perchè ne parlo? Giusto, come diremmo noi inglesi "It's not my cup of tea". Però, uno legge, vincitrice della classifica BBC Sound Of 2010 per l'artista più promettente secondo critici, radio e industria musicale; contemporaneamente premio della critica ai Brit Awards 2010. Era successo solo un'altra volta ( e uno subito pensa, chessò a Kate Bush o Joan Armatrading), per Adele un paio di anni fa. Va bene, c'è in giro di peggio, in fondo Adele non è malaccio. Oltre a tutto secondo la sua biografia la nostra amica Ellie suona chitarra e batteria, quindi...
A questo punto uno si documenta e va a sentire l'album,
Lights nel frattempo andato come un siluro direttamente al n.1 delle classifiche UK: genere Folktronica, indie pop, electropop, synthpop - hhmmm! Mah, Bah, Boh?!?! Voce piacevole, ma batterie elettroniche e campionamenti come piovesse su una base dove in lontananza aleggiano vaghissimi sentori musicali alla Kate Bush o alla Florence and the Machine, ma con sonorità infinatamente più sintetiche. Giudizio, tra il 2 e il 3, ma non stellette. Poi venderà zilioni di copie, anche quando uscirà in Italia.