IL COCCODRILLO

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view post Posted on 12/5/2012, 18:43     http://i42.tinypic.com/dwds01.gif   -1




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Crocodilia

I Coccodrilli (Crocodylia Owen, 1842) sono un ordine di rettili diapsidi. A causa della forte armatura squamosa di cui sono dotati questi animali tale ordine ha anche il nome di Loricati (dal latino lorica, corazza). Questi potenti animali comparvero nel Cretaceo superiore (circa 90 milioni di anni fa) da antenati crocodilomorfi, e da allora continuano a popolare la terra grazie alle loro caratteristiche, fisiche e comportamentali, che sono rimaste pressoché inalterate nel tempo. A causa di ciò, il coccodrillo può essere considerato un vero e proprio fossile vivente.

Caratteristiche fisiche

Il corpo è allungato e ricoperto di squame, solitamente di colore scuro sul dorso e chiaro sul ventre. La testa è pressoché triangolare, dotata di narici all'estremità della mascella e occhi sporgenti. La lunga coda è appiattita verticalmente e perciò adatta al nuoto. Le zampe sono relativamente corte, robuste e palmate. La lunghezza è molto varia: dal metro dell'osteolemo (Osteolaemus tetraspis) ai 6,5/7 metri e più del coccodrillo marino (Crocodylus porosus), così come il peso, che varia dai 20 fino ai 1000 kg. I coccodrilli sono animali molto veloci sulle brevi distanze, anche fuori dall'acqua. Dal momento che si nutrono trattenendo e trascinando le loro prede costringendole tra i denti hanno sviluppato una elevata forza mandibolare. Paradossalmente i muscoli che consentono al coccodrillo di riaprire la bocca sono piuttosto deboli, consentendo così all'uomo di immobilizzarli con delle semplici protezioni in ferro per far sì che non riescano a spalancare le fauci durante il trasporto degli stessi.[senza fonte]
Il grasso contenuto nella carne dei coccodrilli, composto per il 30% da acidi grassi saturi e per il 70% da acidi grassi insaturi, contribuisce per il 61% al peso di questo animale. È recente la scoperta del team del professore Rakesh Bajpai, docente di ingegneria chimica presso l'Università della Louisiana, che il grasso di coccodrillo è in grado di produrre biodiesel di alta qualità. Questo grazie alle elevate dosi di acido palmitico, acido palmitoleoico e adido oleoico contenuto nel grasso di coccodrillo.



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Comportamento

Predatori attivi, i coccodrilli tendono a vivere raggruppati con i loro simili, anche se non si può parlare di strutture sociali come il branco. Questo modello sociale a volte viene sovvertito radicalmente, e gli esemplari adulti tendono a difendere in modo estremamente aggressivo i loro areali di caccia da altri adulti e dai giovani, che cadono spesso vittime di predazione cannibalica. Cacciano prede di dimensioni variabili, principalmente pesci o piccoli vertebrati, ma quando raggiungono il pieno sviluppo i coccodrilli attaccano con successo anche animali molto grandi, quali bovini.
Alcune specie, come il gaviale, si nutrono esclusivamente di pesce e piccoli animali anche raggiunta l'età adulta. La caccia avviene per agguato, avvicinandosi alla preda inconsapevole dall'acqua, restando semisommersi. La pesca può avvenire in immersione, catturando i pesci grazie alle notevoli doti di nuotatore o, con una curiosa modalità che è stata osservata nel coccodrillo del Nilo, posizionandosi a fauci spalancate sotto un balzo d'acqua.
I coccodrilli possono digiunare per lunghi periodi di tempo (si ritiene fino, e forse oltre, sei mesi). Questi animali sono in grado di muoversi per tratti prolungati anche su terra, con andatura sostenuta, sollevandosi sulle zampe (il cosiddetto "galoppo del coccodrillo", osservabile soprattutto in forme di taglia media come Crocodylus johnstoni). Tuttavia, soprattutto gli esemplari più piccoli, tendono ad avere un comportamento circospetto quando sono lontani dall'acqua e vi si rituffano appena possibile. La femmina adotta cure parentali nei confronti dei piccoli, vigilando sulla loro incolumità per diverse settimane.
Essendo eterotermi, i coccodrilli si devono riscaldare trascorrendo una parte della giornata al sole. Durante queste pause sulle rive dei fiumi o dei laghi, alcune specie di coccodrilli interagiscono con alcuni tipi di uccelli, come il piviere, che ripuliscono la bocca da parassiti e residui alimentari.

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Habitat

Reperibili pressoché in tutte le aree equatoriali e tropicali del pianeta, i coccodrilli vivono lungo il corso dei fiumi e nei laghi, nelle zone paludose; alcune specie si spingono in mare per lunghi tratti (ad es. Crocodylus porosus). Per nidificare preferiscono terreni umidi e ombreggiati, dove possono scavare facilmente il nido e ricoprirlo di materia vegetale (per assicurare una temperatura costante grazie al calore generato dalla decomposizione di quest'ultima).





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Classificazione delle specie attuali


Famiglia Crocodilidi (Crocodylidae)
Genere Crocodylus
Coccodrillo americano (Crocodylus acutus)
Coccodrillo catafratto (Crocodylus cataphractus)
Coccodrillo dell'Orinoco (Crocodylus intermedius)
Coccodrillo d'acqua dolce australiano (Crocodylus johnsoni)
Coccodrillo delle Filippine (Crocodylus mindorensis)
Coccodrillo di Morelet (Crocodylus moreletii)
Coccodrillo del Nilo (Crocodylus niloticus)
Coccodrillo della Nuova Guinea (Crocodylus novaeguineae)
Mugger o Coccodrillo di palude (Crocodylus palustris)
Coccodrillo marino (Crocodylus porosus)
Coccodrillo di Cuba (Crocodylus rhombifer)
Coccodrillo siamese (Crocodylus siamensis)
Genere Osteolaemus
Osteolaemo o coccodrillo africano nano (Osteolaemus tetraspis)
Genere Tomistoma
Tomistoma o falso gaviale (Tomistoma schlegelii)
Famiglia Alligatoridi (Alligatoridae)
Genere Alligator
Alligatore del Mississippi o alligatore americano (Alligator mississippiensis)
Alligatore cinese (Alligator sinensis)
Genere Caiman
Caimano dagli occhiali (Caiman crocodilus)
Caimano dal muso largo (Caiman latirostris)
Caimano Jacaré (Caiman yacare)
Genere Melanosuchus
Caimano nero (Melanosuchus niger)
Genere Paleosuchus
Caimano nano di Cuvier o paleosuco di Cuvier (Paleosuchus palpebrosus)
Caimano nano di Schneider o paleosuco di Schneider (Paleosuchus trigonatus)
Famiglia Gavialidi (Gavialidae)
Genere Gavialis
Gaviale del Gange (Gavialis gangeticus)



Leggende sui coccodrilli

Nel tempo si sono sviluppate numerose dicerie e leggende su questo animale. Una notissima è divenuta un modo di dire: "versare lacrime di coccodrillo", che si applica a chi, dopo averne combinata una, travolto dalle conseguenze inattese o più gravi del previsto, si pente di aver male operato. Tale modo di dire trae dall'abitudine dei coccodrilli femmina di trasportare le uova in caso di pericolo tenendole tra le proprie fauci, abitudine in passato erroneamente interpretata come prova del loro cannibalismo. Inoltre a contribuire alla nascita della leggenda è stata la naturale eiezione di lacrime che si produce in loro quando muovono le mascelle. Eiezione lacrimatoria che ha in realtà lo scopo di lubrificare la cosiddetta "terza palpebra" caratteristica del coccodrillo.[2].
Perché i coccodrilli inghiottono pietre? Gli scienziati dopo aver trovato pietre nello stomaco di coccodrilli e alligatori, sono giunti alla conclusione che ciò li aiuta a frantumare il cibo. Poi le espellono tramite feci.
Un'altra leggenda è quella della presenza di coccodrilli nelle reti fognarie di grosse città americane: vedi Alligatori nelle fogne.






Edited by Ladybug - 2/7/2012, 14:31
 
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