PAOLO ROSSI

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Paolo Rossi (Prato, 23 settembre 1956) è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante. Attualmente è opinionista di Sky Sport.
È stato campione del mondo con la Nazionale italiana nel 1982, competizione nel quale fu capocannoniere con 6 reti e successivamente Pallone d'Oro: fa parte del trio di campioni, insieme a Mario Kempes (vincitore del Pallone d'Oro sudamericano) e Ronaldo, ad aver raggiunto questi tre traguardi nello stesso anno.
Occupa la 42ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer. Nel 2004 è stato inserito nel FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione del centenario della federazione.

GLI INIZI

Paolo Rossi cresce calcisticamente nelle giovanili della Cattolica Virtus, piccola società toscana in cui approda all'età di 11 anni. A quell'età, però, il vero divertimento del giovane Paolo è giocare con il fratello Rossano all'uliveta di Santa Lucia, frazione di Prato, a due passi da casa. Nel 1972 passa alla Juventus, ma il suo percorso nelle varie selezioni giovanili è spesso interrotto da una serie impressionante di infortuni: addirittura tre operazioni di menisco nel giro di due stagioni. Nonostante ciò il 1º maggio del 1974 esordisce in prima squadra in un incontro di Coppa Italia a Cesena.
Nella stagione successiva colleziona altre 2 presenze nella competizione prima di passare nel 1975 al Como. Qui però le cose non vanno granché bene: Rossi scende in campo soltanto per 6 volte nell'arco dell'intero torneo senza riuscire ad andare a segno. La svolta della carriera è però dietro l'angolo: la Juventus convince infatti il Lanerossi Vicenza, nell'estate del 1976, a prenderlo in compartecipazione.


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A Vicenza Rossi trova nel tecnico Giovan Battista Fabbri un secondo padre che gli dà fiducia e lo aiuta a crescere. L'allenatore emiliano segna una svolta nella carriera di Rossi grazie anche allo spostamento in campo da ala a centravanti. Il tutto avviene casualmente: il centravanti titolare è Sandro Vitali, ormai nella fase calante della carriera e poco disponibile ai sacrifici dei ritiri. Così "scappa" nottetempo da Rovereto, dove il Vicenza sta svolgendo la preparazione estiva, e Rossi, ala destra, viene "provato" nel ruolo di centravanti. Così, dopo 2 reti estive in Coppa Italia, con la maglia numero 9 realizza 21 gol in 36 partite nel campionato di Serie B contribuendo in dose massiccia a portare i veneti nella massima serie.
Per Rossi si spalancano così le porte del grande calcio e anche della nazionale under-21. Nonostante il giocatore sia in comproprietà tra lo stesso Vicenza e la Juventus, rimane in biancorosso per disputare il suo primo vero campionato di Serie A; dopo aver segnato molte reti in serie B, il giovane attaccante si ripete anche in A migliorando il suo score realizzativo: 24 gol in 30 presenze, diventando così capocannoniere del torneo. Grazie alle sue reti il Lanerossi Vicenza, ribattezzato quell'anno Real Vicenza raggiunge uno stupefacente secondo posto in campionato dopo aver lottato a lungo con la Juventus di Giovanni Trapattoni per lo scudetto.
Rossi quell'estate è protagonista di un clamoroso affare di mercato tra il presidente del Vicenza Giuseppe Farina e quello juventino Giampiero Boniperti: per la risoluzione della comproprietà del giocatore infatti le due società sono costrette ad andare alle buste e Farina richiede una cifra volutamente troppo alta al fine di tenere il giocatore: due miliardi 612 milioni per metà cartellino. La cifra desta scandalo in Italia creando tutta una serie di contrastanti reazioni, anche politiche. La conseguenza più eclatante: le dimissioni di Franco Carraro (che comunque andrà poi al Coni) dalla Figc e da un calcio impazzito che valuta un giocatore oltre cinque miliardi. In realtà si tratta di una valutazione ben diversa, perché la prima metà di Rossi era stata pagata dal Vicenza soli 100 milioni. Il cartellino intero è costato quindi 2 miliardi e 712 milioni (e nella stagione precedente proprio la Juventus aveva acquistato Virdis dal Cagliari per due miliardi).
La stagione post-mondiale è però negativa sia per Rossi che per il Vicenza. Il campione subisce infatti un nuovo infortunio al ginocchio (colpito duro dallo stopper del Dukla di Praga, Macela, durante il match di andata di Coppa UEFA) e i suoi 15 gol non bastano a salvare la squadra da un'incredibile retrocessione in Serie B dopo il secondo posto dell'anno prima. A questo punto Farina è costretto a cedere per forza di cose il giocatore e trova un accordo per il trasferimento dello stesso al Napoli di Corrado Ferlaino. Rossi però, dopo molte vicissitudini e una trattativa in cui stranamente non entra mai nessuna delle "grandi", rifiuta il trasferimento nel capoluogo partenopeo per il timore di eccessive pressioni e sceglie il Perugia. La formula della cessione è il prestito per due stagioni (700 milioni a stagione). Il contratto viene perfezionato a Follonica, nella tenuta di Valmora, tra il presidente D'Attoma (Elleesse) e Giussy Farina. Quest'ultimo ringrazia pubblicamente anche il Torino e la Lazio, che si erano messe a disposizione per cercare una soluzione.





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LA SQUALIFICA

Con il Perugia Rossi segna 13 gol in 28 gare di campionato.
Poi il 1º marzo 1980 scoppia lo scandalo del Totonero, in cui Rossi risulta coinvolto insieme ad altri compagni del Perugia. Nonostante l'attaccante professi più volte la propria totale estraneità ai fatti[senza fonte] viene squalificato dalla CAF per due anni perdendo così anche la possibilità di partecipare al Campionato europeo di calcio 1980. Il primo anno di squalifica lo trascorre a Vicenza, città in cui si sposa e rimarrà a vivere, allenandosi con la squadra locale.[senza fonte]
Nella primavera del 1981 viene ingaggiato dalla Juventus, nonostante l'anno di squalifica ancora da scontare. La pena termina nel mese di aprile del 1982 e Rossi fa in tempo a giocare le ultime tre partite di campionato con i bianconeri, realizzando anche un gol all'Udinese e a conquistare lo scudetto, il 20º nella storia del club torinese.

I SUCCESSI IN BIANCONERO

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La Juventus 1983-84: Rossi è il primo in basso a destra
Dopo i successi del Mondiale spagnolo Rossi come tutta la Juventus incontra delle difficoltà nella stagione 1982-83: Pablito realizza soltanto 7 gol in campionato e la squadra bianconera costruita per vincere tutto e piena di campioni come Michel Platini non va oltre due piazzamenti d'onore in Italia e in Europa. A bruciare particolarmente è la finale di Coppa dei Campioni (manifestazione in cui Rossi si laurea capocannoniere stagionale) persa ad Atene contro l'Amburgo in una partita stregata per i bianconeri; piccola consolazione della stagione il successo in Coppa Italia.
L'annata successiva è invece ricca di soddisfazioni: Rossi contribuisce con 13 gol alla conquista del titolo nazionale e trionfa anche nella Coppa delle Coppe conquistata a Basilea contro il Porto. Nella stagione 1984-85 arrivano la Supercoppa Europea e la Coppa dei Campioni funestata dai fatti dell'Heysel, entrambe contro il Liverpool. In questa stagione Rossi inizia il suo declino sportivo a causa soprattutto dei problemi alle ginocchia che cominciano a tormentarlo sempre più spesso. La Juventus alla fine della stagione lo cede al Milan di Giuseppe Farina.
Gli ultimi gol [modifica]
La stagione rossonera con Nils Liedholm in panchina non è positiva per Rossi che salta per infortunio le prime 10 gare di campionato e va in gol in tutto solo per due volte in campionato, entrambe nel derby pareggiato 2-2 contro l'Inter. Disputa la sua ultima stagione da professionista nel Verona con cui in 20 partite realizza 4 reti, di cui 3 su calcio di rigore.




LA NAZIONALE

Rossi in maglia azzurra, in prima pagina su El Gráfico dopo la conquista del titolo mondiale di Spagna '82
Esordisce in Nazionale il 21 dicembre 1977, a 21 anni, nella partita amichevole Belgio-Italia (0-1) disputata a Liegi.
Il ct Enzo Bearzot lo convoca per il Mondiale 1978, dove la Nazionale arriva al quarto posto. Realizza il suo primo gol in Nazionale il 2 giugno 1978, nella partita dell'esordio mondiale vinta 2-1 contro la Francia a Mar del Plata. Rossi è protagonista di un ottimo torneo, nel quale segna 3 reti nelle 7 partite disputate.
La squalifica lo tiene lontano dalla Nazionale per due anni, ma appena Rossi finisce di scontarla viene convocato da Bearzot per il vittorioso Mondiale 1982. La repentina convocazione di Pablito, soprannome datogli ai tempi del mondiale argentino, crea tuttavia discussioni in quanto costringe a lasciare a casa un giocatore del calibro di Pruzzo, capocannoniere del campionato nelle due stagioni precedenti. Rossi sembra essere inefficace nella prima fase, che l'Italia supera ottenendo tre pareggi. Nella partita vinta 3-2 contro il Brasile decisiva per la qualificazione alla semifinale Rossi realizza una tripletta. In semifinale realizza le 2 reti che stendono la Polonia. Infine, l'11 luglio 1982 realizza la prima rete della finale vinta 3-1 contro la Germania Ovest. Grazie alle 6 reti realizzate si aggiudica i titoli di capocannoniere e miglior giocatore della manifestazione. A fine anno, le sue prodezze Mundial gli valgono anche il Pallone d'Oro, secondo italiano dopo Gianni Rivera (nel 1969), a vincere il premio calcistico.
Viene convocato anche per il Mondiale 1986, nel quale però non viene mai impiegato. La sua ultima gara in Nazionale rimane quindi la partita amichevole Italia-Cina (2-0) disputata l'11 maggio 1986 a Napoli.
In Nazionale ha realizzato 20 gol in 48 presenze e detiene, con Roberto Baggio e Christian Vieri, il record di gol realizzati da un calciatore italiano ai Mondiali (9).

ITALIA-BRASILE 3-2 MONDIALI 1982



La leggendaria partita dei mondiali in Spagna con la telecronaca di Nando Martellini,il più grande telecronista italiano di tutti i tempi.




Dati biografici
Nome Paolo Rossi
Paese Italia
Altezza 174 cm
Peso 66 kg
Calcio
Dati agonistici
Ruolo Attaccante
Ritirato 1987
Carriera
Giovanili
1972-1973 Juventus
Squadre di club1
1973-1975 Juventus 0 (0)
1975-1976 → Como 6 (0)
1976-1979 L.R. Vicenza 94 (60)
1979-1980 → Perugia 28 (13)
1981-1985 Juventus 83 (24)
1985-1986 Milan 20 (2)
1986-1987 Verona 20 (4)
Nazionale
1976-1978
1977-1986 Italia U-21
Italia 10 (5)
48 (20)
Palmarès
Mondiali di calcio
Oro Spagna 1982
 
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